15 min.
30 min.
45 min.
Questo è un dolce laziale tipico del periodo natalizio. Il suo nome deriva dal fatto che una volta, si dice, si usava ricoprirlo con una leggera glassa colorata con lo zafferano che gli conferiva, appunto, un colore giallastro. Gli ingredienti sono di quelli più golosi e tutti insieme ci fanno trasgredire ogni regola, forse per questo sono irresistibili ed è forse per questo che il Pangiallo si mangia solo a Natale …
Esistono diverse versioni di questa ricetta e anche io ho voluto farla un po’ mia. La sua realizzazione è molto semplice e non richiede molto tempo anche per questo vi invito a provarla.
Buone feste!
Ingredienti:
- 100g di gherigli di noce
- 100g di mandorle pelate
- 100g di nocciole tostate
- 200g di uva passa
- 200g di prugne secche (o fichi secchi e albicocche secche o tutti e tre!)
- 1 cucchiaio di marmellata di arance (meglio se amare)
Preparazione:
1In una ciotola riunite tutta la frutta secca (se volete potete tagliuzzare prugne, fichi o albicocche), la cannella, lo zucchero, la scorza dell’arancia candita e la marmellata e mescolate con un cucchiaio di legno.
2Aggiungete l’olio e il vino, mescolate ancora, quindi unite la farina e cercate di amalgamare quanto più possibile. La farina dovrà fare da collante, quindi se serve, aggiungetene ancora un po’.
3Con le mani inumidite formate 8 panetti, che naturalmente non saranno omogenei, e poggiateli su una teglia bassa ricoperta di carta da forno.
4Lasciate riposare per circa un’ora (la tradizione li lascia fermi tutta una notte!) quindi cuocete in forno caldo a 160°C ventilato (180° statico) per 30 minuti.
Porzioni:
8 persone